Il Documento di Economia e Finanze (DEF) 2018 approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri si compone di tre sezioni:
- Sezione I: Programma di Stabilità dell’Italia
- Sezione II: Analisi e tendenze di finanza pubblica
- Sezione III: Programma Nazionale di Riforma (PNR)
L’Allegato al Def 2018 del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti “Connettere l’Italia è un resoconto delle strategie, le opere e gli investimenti messi in campo in questi anni, guardando ad una pianificazione al 2030.
Si tratta della conferma e dell’aggiornamento del percorso già tracciato con la strategia del Ministero, “Connettere l’Italia”, e gli Allegati Infrastrutture ai Def 2016 e 2017. L’Allegato presenta l’avanzamento delle strategie di pianificazione, programmazione, progettazione e illustra i risultati raggiunti e le iniziative in campo nei diversi settori, dalle riforme derivanti dal Codice dei Contratti ai piani della logistica, della portualità, del trasporto pubblico.
Viene sviluppato, inoltre, l’elenco complessivo delle opere e dei programmi prioritari, con un aggiornamento puntuale rispetto agli interventi e programmi già individuati nel precedente Allegato, con particolare attenzione sugli interventi invarianti, cioè le opere con progetti confermati e in corso.
Le nuove regole per scegliere le opere
L’Allegato Mit ricorda come il percorso di “Connettere l’Italia” trovi nella riforma del Codice degli Appalti la cornice dei nuovi strumenti di pianificazione, programmazione e progettazione per individuare le opere pubbliche utili e di qualità, sostenibili e condivise. Tra questi, le “Linee Guida per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche” da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, un nuovo approccio incentrato sull’esame rigoroso delle opere su cui investire risorse pubbliche. Poi l’istituzione del Dibattito Pubblico, in dirittura d’arrivo, obbligatorio per condividere le grandi opere con i territori, e l’istituzione del “Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture già finanziate”.
Si fa quindi il punto sulla logistica, la “cura del ferro” e “cura dell’acqua”, la mobilità delle persone e delle merci più sostenibile, infrastrutture stradali ed autostradali e smart road, lo sviluppo del cargo aereo e del sistema aeroportuale, gli investimenti nel tpl, le ciclovie turistiche, il sistema di connessioni, dai valichi alpini ai porti, per un’Italia come porta d’Europa nel mediterraneo ed il resto del mondo.
Lo stato di attuazione di interventi e programmi di interventi in corso
Venendo allo stato di attuazione sulle politiche delle infrastrutture e dei trasporti sull’ultimo anno, l’Allegato compie un focus analizzando i singoli interventi programmati e già elencati nel 2017 Per ognuno dei programmi infrastrutturali invarianti, cioè approvati e in corso, vengono riportate le tabelle che descrivono in dettaglio l’intervento, il valore economico, i finanziamenti disponibili, e il fabbisogno residuo di risorse, aggiornate ad aprile 2018. Inoltre, si riportano gli interventi per i quali le project review e i Progetti di Fattibilità individuati nell’allegato al Def 2017, sono ancora in corso o da avviare.
Il programma riguarda il complesso del Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti (Snit) e comprende interventi su ferrovie strade e autostrade, sistemi di trasporto rapido di massa per le aree metropolitane, porti e interporti, aeroporti.
“Connettere l’Italia” comprende oltre 100 interventi e programmi “invarianti”, cioè approvati e in corso, per un valore economico totale di 132,9 miliardi di euro, con risorse già disponibili per un totale di 97,5 miliardi ed un fabbisogno residuo di 35,3 miliardi.
Ferrovie
Le strategie previste per le ferrovie sono: completamento dei valichi alpini e raccordo con porti e rete AV-AVR, estensione della rete Alta Velocità di Rete (AVR), adeguamento maglie collegamenti intercittà per accessibilità territoriale, corridoi merci per collegamenti distretti, porti, valichi, infine sviluppo dei sistemi regionali e metropolitani (eliminazione colli di bottiglia).
Il valore dei programmi di interventi invarianti che riguardano le sviluppo della rete ferroviaria in attuazione di queste strategie ammontano ad un totale di 64.536 milioni di euro, già finanziati per 41.993 milioni, con un fabbisogno residuo di 22.543 milioni.
Strade e autostrade
Per strade e autostrade le strategie riguardano manutenzione straordinaria programmata, completamento progetti in corso di itinerari stradali omogenei, decongestionamento aree urbane e metropolitane (eliminazione colli di bottiglia), completamento maglie autostradali, digitalizzazione, adeguamento e omogeneizzazione delle prestazioni per itinerari a bassa accessibilità autostradale.
Il valore dei programmi di interventi invarianti che riguardano strade e autostrade in attuazione di queste strategie ammontano ad un totale di 40.356 milioni di euro, già finanziati per 30.357 milioni, con un fabbisogno residuo di 9.999 milioni.
Sistema di trasporto rapido di massa per le aree metropolitane
Lo sviluppo dei sistemi integrati su ferro (Sistemi Ferroviari Metropolitani, metropolitane, tram e altri sistemi in sede propria) nell’ ambito di PUMS prevede innovo e miglioramento del parco veicolare, potenziamento e valorizzazione delle linee ferroviarie, metropolitane e tranviarie esistenti, completamento delle linee ferroviarie, metropolitane e tranviarie, estensione della rete di trasporto rapido di massa.
Il valore dei programmi di interventi invarianti che riguardano lo sviluppo del sistema di trasporto rapido di massa per le 14 Aree Metropolitane del Paese in attuazione di queste strategie ammontano ad un totale di 22.259 milioni di euro, già finanziati per 19.662 milioni, con un fabbisogno residuo di 2.597 milioni.
Porti e interporti
Le linee di indirizzo per la portualità e la logistica relativa riguardano collegamenti ultimo e penultimo miglio ferroviari e stradali, tecnologie per la velocizzazione delle procedure e aumento della capacità attuale, miglioramento della accessibilità marittima, interventi selettivi per l’ampliamento della capacità terminal container e Ro-Ro.
Il valore dei programmi di interventi invarianti che riguardano lo sviluppo infrastrutturale dei porti e interporti del Paese in attuazione di queste strategie ammontano ad un totale di 2.357 milioni di euro, già finanziati per 2.265 milioni, con un fabbisogno residuo di 92 milioni.
Aeroporti
I collegamenti su ferro sono tra gli interventi strategici per la connessione degli aeroporti, insieme a tecnologie per l’ampliamento della capacità air side degli aeroporti esistenti, l’aumento selettivo capacità per terminal e piste sature o con prestazioni non adeguate.
Il valore dei programmi di interventi invarianti che riguardano lo sviluppo infrastrutturale del sistema aeroportuale italiano e della sua accessibilità in attuazione di queste strategie ammontano ad un totale di 3.447 milioni di euro, già finanziati per 3.280 milioni, con un fabbisogno residuo di 167 milioni.
Focus sul Mezzogiorno
Un focus particolare del documento è dedicato agli interventi per lo sviluppo infrastrutturale del Mezzogiorno. Per quanto riguarda la rete ferroviaria del sud del Paese si è registrato nell’ultimo quadriennio un investimento pari a 16,4 mld €, maggiore di quello già investito nel periodo dei 13 anni passati (2001-2014), pari a circa 13,6 mld €. Per la rete stradale, sono previsti investimenti per circa 11 mld € per la realizzazione degli interventi e dei programmi invarianti, riguardanti la messa in sicurezza, la riqualificazione ed il potenziamento di numerose direttrici. Per i porti del Mezzogiorno sono previste opere invarianti per un totale di 990 Milioni di Euro Per la rete aeroportuale che interessa le aree del Meridione, sono stati finanziati interventi per la nuova pista dell’Aeroporto di Catania (77 mln. €), il completamento dell’estensione Linea Metropolitana 1 con la nuova stazione Capodichino-Aeroporto (Napoli), la Nuova fermata Fontanarossa – Aeroporto di Catania su rete Rfi (5 mln €).
Investimenti e bandi, stime positive
L’Allegato fa propri alcuni dati e stime relativi al sistema degli appalti e agli investimenti, cui si rimanda nel testo integrale. Nel triennio 2014 -2016 si è registrato un andamento altalenante della spesa totale, evidenziando, comunque, la fine di un ciclo recessivo, con segnali importanti di ripresa a partire dal 2018. Le attese sono supportate da due elementi: le ingenti risorse messe a disposizione del settore, i bandi di gara del 2017. Nel 2017 gli importi dei bandi di gara per il complesso delle opere pubbliche sono cresciuti in valore del +27,6% rispetto al 2016, con un + 9,8% per le strade e un +242,1% per le ferrovie.
Alla certezza delle risorse, si aggiungono altre innovazioni introdotte come l’accento sulla qualità della progettazione, la condivisione delle opere, elementi che dovrebbero nel tempo contribuire ad abbreviare i tempi burocratici di trasformazione delle risorse stanziate in opere pubbliche, problema storico che anche in questa edizione l’Allegato non dimentica di segnalare.
Per saperne di più consulta l’allegato MIT al DEF 2018